giovedì 28 ottobre 2010

Expomeeting Toscana

Expomeeting Toscana
Arriva in Toscana l'attesissimo appuntamento con Expomeeting, un incontro regionale gratuito tra operatori professionali promosso da EdicomEdizioni. Una rassegna di tecnologie e prodotti, un mix di ricerca e innovazione con convegni e seminari tecnici, un business meeting. Expomeeting è tutto questo ed è "all in one day" con una formula che vuole essere light, local e low energy.Expomeeting Toscana si terrà a Montecatini Terme (PT) il 03 Novembre presso il Palazzo dei Congressi. Sono attesi architetti, geometri e ingegneri di tutta la regione.

Un evento con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente 

Expomeeting Toscana, così come i prossimi appuntamenti di Lazio e Puglia, godrà del patrocinio del Ministero dell'Ambiente. L'obiettivo della manifestazione è quello di diffondere una cultura progettuale sostenibile attenta alla qualità del costruire, da questo punto di vista EdicomEdizioni si pone come punto di riferimento nel settore dell'architettura sostenibile e della bioedilizia proponendo pubblicazioni ed eventi convegnistici ed espositivi in tutta Italia.

Il programma proposto per Expomeeting Toscana è ricco di iniziative e completamente aderente alle specificità e al tessuto normativo del territorio toscano, proprio per questo motivo la Regione Toscana ha deciso di concedere il patrocinio all'iniziativa così come le amministrazioni provinciali di Pistoia, Firenze, Lucca e il Comune di Montecatini Terme.

Un programma ricco di eventi

I lavori dell'Expomeeting inizieranno alle ore 09.00 e proseguiranno per tutta la giornata, fino alle ore 18.00 con un programma denso di eventi.

L'appuntamento principale della mattinata vedrà un Convegno dal titolo “Progettare in Toscana” in cui verranno trattate diverse tematiche tra cui la progettazione e la costruzione ecoefficiente in clima mediterraneo tra permanenza e innovazione con un particolare riferimento al progetto “Abitare mediterraneo”, frutto della partnership tra Regione Toscana, Università di Firenze e Scuola Sant'Anna di Pisa.
DIA e SCIA, Codice degli Appalti, linee guida nazionali per il contenimento del fabbisogno energetico e la climatizzazione estiva, classificazione acustica degli edifici e nuova normativa nazionale sui requisiti passivi saranno altri temi discussi nella mattinata. Il convegno proseguirà poi prendendo in considerazione altri aspetti del progettare in toscana utili agli addetti ai lavori tra cui: il documento unico di programmazione regionale, le politiche di riuso dei volumi edilizi esistenti e di limitazione del consumo di suolo della Regione Toscana.
Verranno poi illustrati progetti di recupero del patrimonio edilizio pubblico e progetti sperimentali di social-housing ed eco-edilizia.
Interverranno esponenti del mondo accademico tra i quali il prof. Marco Sala dell'Università di Firenze e la prof.ssa Caterina Cargari dell'Università di Firenze ma anche esponenti delle istituzioni di cui l'architetti Pietro Novelli e Riccardo Baracco della Regione Toscana e l'ing. Gianluca Zoppi di CESAL.

Nel pomeriggio sarà invece la volta dei Seminari tecnici in cui verranno illustrate le più recenti novità tecnologiche che vanno dall'isolamento delle strutture orizzontali con ghiaia di vetro cellulare, all'isolamento con pannelli sottovuoto fino al raffrescamento a pavimento e ai serramenti ad alta efficienza energetica. Verranno poi illustrati, tra gli altri, vari tipi di impianti ad energie rinnovabili, coperture metalliche integrate con sistemi fotovoltaici e sistemi di ventilazione a doppio flusso con recupero di calore.
Parallelamente ai seminari tecnici si svolgerà il Forum ricerca e innovazione, a cura della prof.ssa Paola Gallo del dipartimento TAED dell'Università degli Studi di Firenze, in cui si parlerà fra le altre cose di criteri progettuali per edifici passivi, integrazione architettonica delle energie rinnovabili, fotovoltaico di nuova generazione. L'obiettivo è quello di favorire il dialogo fra ricerca, produzioni e progettazione creando un punto di contatto comune a questi tre mondi.

Per tutta la giornata sarà inoltre possibile visitare la rassegna tecnologica con oltre 100 prodotti in mostra tra sistemi costruttivi per l'involucro ad alta efficienza, prodotti per l'isolamento termoacustico, impianti a basso consumo ed energie rinnovabili. Interessante l'opportunità per i progettisti di prenotare attraverso il servizio di AgendaMeeting le consulenze tecniche gratuite offerte dai partner dell'evento, tutte primarie aziende del settore.
Concluderà la giornata il convegno LegnoArchitettura che illustrerà diversi progetti ecosostenibili di costruzioni in legno tra cui le Residenze Lochbaur a Merano (Michael Tribus Architecture), il progetto C.A.S.E. (RuattiStudio Architetti), il Centro Ittiogenico a Farra d'Alpago (Parcianello&Partners), il progetto case a schiera a Monopoli (Francesco Longano), la sede holz&ko (comfort_architecten), Ghaus a Spresiano (Arbau), le case abbinate a Monguelfo (aichner_seidl ARCHITEKTEN), il Centro per l'infanzia a San Biagio di Callata (MAMA Studio Associato), Theiner's Garten Bio Vitalhotel a Gargazzone (baukraft), l'edificio per uffici di Lagundo (Markus Tauber Architectura).

 


Riferimenti: expomeeting, EdicomEdizioni, "Progettare in Toscana", "Abitare mediterraneo", Marco Sala, Caterina Cargari, Pietro Novelli, Riccardo Baracco, Gianluca Zoppi, Paola Gallo,

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Expomeeting Toscana

obblighi e figure coinvolte nella gestione della sicurezza nei condomini

obblighi e figure coinvolte nella gestione della sicurezza nei condomini
Ai sensi dell'art. 3, comma 9, del d.lgs. n. 81/2008, nei confronti del lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari dei fabbricati trovano applicazione gli obblighi di informazione e di formazione di cui agli artt. 36 e 37. Inoltre, sempre secondo la norma appena citata, ad essi devono essere forniti i necessari dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni assegnate.

Quali obblighi di sicurezza sono a carico del condominio?

Ai sensi dell’art. 3, comma 9, del d.lgs. n. 81/2008, nei confronti del lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari dei fabbricati trovano applicazione gli obblighi di informazione e di formazione di cui agli artt. 36 e 37. Inoltre, sempre secondo la norma appena citata, ad essi devono essere forniti i necessari dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni assegnate.

Nell’ipotesi in cui il datore di lavoro fornisca attrezzature proprie, o per il tramite di terzi, tali attrezzature devono essere conformi alle disposizioni di cui al Titolo III.

Chi è tenuto ad adempiere agli obblighi di sicurezza che gravano sul condominio?

Il Ministero del lavoro e della previdenza sociale ha già chiarito, successivamente all’emanazione del d.lgs. n. 626/94, con la circolare 5 marzo 1997, n. 28, che il datore di lavoro nei condomini, ai fini dell’applicazione degli obblighi attualmente previsti nel citato art. 3, comma 9, va individuato nella persona dell’amministratore condominiale protempore.
La locuzione “lavoratori con rapporto contrattuale privato di portierato” va intesa, come specificato con la circolare 5 marzo 1998 n. 30, con riferimento, otre che ai portieri, anche a tutti i lavoratori subordinati che prestino la loro attività nell’ambito di un condominio, purché con mansioni affini a quelle dei portieri.

Si segnala che la individuazione del campo di applicazione delle disposizioni in parola andrà effettuata alla luce della definizione di “lavoratore” data dall’art. 2, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 81/2008.

Fonte: Sicurezzaonline.it - Approfondimento

  


Riferimenti: sicurezza condomini, responsabile sicurezza condomini, art 3 comma 9, dgls 81/08

Ulteriori approfondimenti alla pagina: obblighi e figure coinvolte nella gestione della sicurezza nei condomini

martedì 26 ottobre 2010

Edilizia.com al SAIE 2010

Edilizia.com al SAIE 2010
Anche quest'anno, Edilizia.com non rinuncia a garantire la sua presenza fra i padiglioni della 46A edizione del SAIE, come principale portale web dedicato interamente al mondo dell'edilizia. Dal padiglione 26 Stand c/186 Edilizia.com presenterà le novità più interessanti del business delle costruzioni sul web.

Edilizia.com conferma anche quest'anno la sua presenza ai quattro giorni della 46A edizione del SAIE, il Salone Internazionale delle Costruzioni. Fra i 170.000 operatori del settore, Edilizia.com, con una nuova veste grafica, sarà presente al Padiglione 26, Stand c/186, con tante novità e proposte dal mondo dell'edilizia sul web, rivolte a tutti i professionisti e gli operatori del settore.

A partire da alcune delle principali tematiche affrontate quest'anno al SAIE, Edilizia.com, sulla scia delle nuove sfide intraprese dall'edilizia nazionale ed internazionale, intende focalizzare la propria attenzione a quelli che sono stati definiti come i nuovi orizzonti del futuro delle costruzioni: sostenibilità, risparmio, rinnovabilità e bioedilizia.

 

Il tema della sostenibilità rappresenta per l'edilizia la tendenza verso un nuovo sviluppo in grado di affrontare le grandi sfide ambientali ed economiche. Edilizia.com intende coniugare le risorse del web con l’attenzione verso queste problematiche, promuovendo, sempre più incisivamente, prodotti e materiali “eco-sostenibili”. 

Grazie alla recente promozione del portale a testata giornalistica, Edilizia.com si è preposto l'obiettivo di formare gli utenti attraverso l'in-formazione, instaurando un vero e proprio scambio di risorse fra web e business.

Ad una maggiore attenzione per le Aziende ed i prodotti si accosta un crescente attenzione per i Social Network. Razionalizzazione ed organizzazione dei contenuti, chiarezza espositiva e facile fruibilità degli oggetti di ricerca, fanno di Edilizia.com la risorsa ideale per chi cerca un canale di comunicazione forte ed incisivo.


Riferimenti:

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Edilizia.com al SAIE 2010

Fiere Novembre 2010

Fiere Novembre 2010
Le più importanti fiere del mese di Novembre

 

 SITE 2010.

Quinta edizione del Salone dell'Impiantistica Termoidraulica ed Elettrica.
Nuova Fiera di Roma, dall' 11 al 14 Novembre 2010.

La manifestazione organizzata da ROS, società partecipata da Fiera di Roma e Senaf, si appresta ad aprire la sua 5° edizione con un’ampia rassegna che ripercorre tutte le tematiche e i focus di maggiore interesse per gli operatori. Oltre alla possibilità di presentare prodotti e soluzioni d’avanguardia in tema di impiantistica, SITE fornirà agli espositori anche un valido supporto sul piano della formazione e dell’aggiornamento professionale grazie a un calendario ricco di convegni ed eventi speciali. Per il 2010 gli organizzatori hanno scelto di articolare l’offerta espositiva in quattro saloni: Termoclima, Ecoenergie, Domotica ed Elettro, ciascuno dedicato all’approfondimento di un determinato aspetto della materia.

Sito Internet:

http://www.senaf.it/

 

 
• Asphaltica 2010

Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni e infrastrutture stradali.
Padova Fiera, dal 24 al 26 Novembre 2010.

Asphaltica, la più importante manifestazione specializzata del settore in Italia è un evento da non perdere per tutti coloro che vogliono conoscere lo stato dell’arte nel settore delle pavimentazioni e delle infrastrutture stradali. Questa manifestazione biennale giunta alla 5^ edizione è l’evento chiave per sapere tutto sull’asfalto e la cantieristica stradale. 
A fianco delle soluzione più aggiornate per la costruzione, la manutenzione e il collaudo delle infrastrutture viarie e relativi servizi, Asphaltica ospiterà una tre giorni di discussione sulle soluzioni per il mercato degli asfalti in merito a sicurezza, salvaguardia della salute del cittadino e tutela dell’ambiente. Gli espositori e le amministrazioni pubbliche saranno coinvolti in un programma di convegni e workshop su specifiche tematiche selezionate da un comitato scientifico di alto livello..


Sito Internet:

http://www.asphaltica.it/

 
• Restructura 2010

XXIII edizione della Fiera dell'edilizia, della sostenibilità e dell'efficienza energetica.
Lingotto Fiere di Torino, dal 25 al 28 Novembre 2010.

Restructura è il punto d’incontro delle novità dell’intera filiera edilizia. Dal progetto alla sua realizzazione, passando per il cantiere, è obiettivo costante offrire una panoramica completa sul mondo delle costruzioni attraverso materiali, tecnologie e know-how coinvolgendo tutti gli attori del settore.

Restructura è l’occasione per un approfondito confronto sulla questione energetica in edilizia. Risparmio e sostenibilità nelle costruzioni non solo sono compatibili: è ormai noto che il contenimento dei costi passa inevitabilmente da una progettazione (e dalla relativa costruzione o ristrutturazione) a ridotto impatto ambientale. 


Sito Internet:

http://www.restructura.com/

 

[[sommario]]


Riferimenti:

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Fiere Novembre 2010

Fiere Novembre 2010

Fiere Novembre 2010
Le più importanti fiere del mese di Novembre

 

 SITE 2010.

Quinta edizione del Salone dell'Impiantistica Termoidraulica ed Elettrica.
Nuova Fiera di Roma, dall' 11 al 14 Novembre 2010.

La manifestazione organizzata da ROS, società partecipata da Fiera di Roma e Senaf, si appresta ad aprire la sua 5° edizione con un’ampia rassegna che ripercorre tutte le tematiche e i focus di maggiore interesse per gli operatori. Oltre alla possibilità di presentare prodotti e soluzioni d’avanguardia in tema di impiantistica, SITE fornirà agli espositori anche un valido supporto sul piano della formazione e dell’aggiornamento professionale grazie a un calendario ricco di convegni ed eventi speciali. Per il 2010 gli organizzatori hanno scelto di articolare l’offerta espositiva in quattro saloni: Termoclima, Ecoenergie, Domotica ed Elettro, ciascuno dedicato all’approfondimento di un determinato aspetto della materia.

Sito Internet:

http://www.senaf.it/

 

 
• Asphaltica 2010

Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni e infrastrutture stradali.
Padova Fiera, dal 24 al 26 Novembre 2010.

Asphaltica, la più importante manifestazione specializzata del settore in Italia è un evento da non perdere per tutti coloro che vogliono conoscere lo stato dell’arte nel settore delle pavimentazioni e delle infrastrutture stradali. Questa manifestazione biennale giunta alla 5^ edizione è l’evento chiave per sapere tutto sull’asfalto e la cantieristica stradale. 
A fianco delle soluzione più aggiornate per la costruzione, la manutenzione e il collaudo delle infrastrutture viarie e relativi servizi, Asphaltica ospiterà una tre giorni di discussione sulle soluzioni per il mercato degli asfalti in merito a sicurezza, salvaguardia della salute del cittadino e tutela dell’ambiente. Gli espositori e le amministrazioni pubbliche saranno coinvolti in un programma di convegni e workshop su specifiche tematiche selezionate da un comitato scientifico di alto livello..


Sito Internet:

http://www.asphaltica.it/

 
• Restructura 2010

XXIII edizione della Fiera dell'edilizia, della sostenibilità e dell'efficienza energetica.
Lingotto Fiere di Torino, dal 25 al 28 Novembre 2010.

Restructura è il punto d’incontro delle novità dell’intera filiera edilizia. Dal progetto alla sua realizzazione, passando per il cantiere, è obiettivo costante offrire una panoramica completa sul mondo delle costruzioni attraverso materiali, tecnologie e know-how coinvolgendo tutti gli attori del settore.

Restructura è l’occasione per un approfondito confronto sulla questione energetica in edilizia. Risparmio e sostenibilità nelle costruzioni non solo sono compatibili: è ormai noto che il contenimento dei costi passa inevitabilmente da una progettazione (e dalla relativa costruzione o ristrutturazione) a ridotto impatto ambientale. 


Sito Internet:

http://www.restructura.com/

 

[[sommario]]


Riferimenti:

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lunedì 25 ottobre 2010

Rischi idrogeologici e sismici dell'Italia

Rischi idrogeologici e sismici dell'Italia
L'Italia è un territorio fragile: le aree ad elevata criticità idrogeologica rappresentano il 10% della superficie italiana e riguardano l'89% dei comuni; le aree ad elevato rischio sismico sono circa il 50% del territorio nazionale e il 38% dei comuni. La tutela della popolazione residente in queste aree, il risanamento idrogeologico del territorio e la messa in sicurezza del patrimonio dagli eventi disastrosi diventano prioritarie per il Paese. Anche quest'autunno, come ogni anno, abbiamo dovuto registrare delle vittime a causa del dissesto idrogeologico che caratterizza il nostro Paese. E' necessario che cresca la consapevolezza nella società civile, così come negli amministratori locali e nei rappresentanti della politica, che abbiamo una priorità nazionale: rendere sicuro il nostro territorio. Come Consiglio Nazionale dei Geologi siamo in prima fila, possiamo tranquillamente dire in trincea. Ogni giorno cerchiamo di dare il nostro contributo che oggi si arricchisce di uno studio complessivo che mette in fila i numeri che caratterizzano i rischi del nostro territorio. L'obiettivo dello studio è quello di restituire un quadro d'insieme complesso, è uno strumento di lavoro, sul quale riflettere. Certo i temi della manutenzione ordinaria del territorio, della prevenzione del rischio, della responsabilità dei sindaci nelle scelte di localizzazione degli edifici, del ruolo centrale di una pianificazione territoriale di qualità, insieme a quello delle risorse emergono con forza dall'analisi.

L’Italia è un territorio fragile: le aree ad elevata criticità idrogeologica rappresentano il 10% della superficie italiana e riguardano l’89% dei comuni; le aree ad elevato rischio sismico sono circa il 50% del territorio nazionale e il 38% dei comuni. La tutela della popolazione residente in queste aree, il risanamento idrogeologico del territorio e la messa in sicurezza del patrimonio dagli eventi disastrosi diventano prioritarie per il Paese. Anche quest’autunno, come ogni anno, abbiamo dovuto registrare delle vittime a causa del dissesto idrogeologico che caratterizza il nostro Paese. E’ necessario che cresca la consapevolezza nella società civile, così come negli amministratori locali e nei rappresentanti della politica, che abbiamo una priorità nazionale: rendere sicuro il nostro territorio. Come Consiglio Nazionale dei Geologi siamo in prima fila, possiamo tranquillamente dire in trincea. Ogni giorno cerchiamo di dare il nostro contributo che oggi si arricchisce di uno studio complessivo che mette in fila i numeri che caratterizzano i rischi del nostro territorio. L’obiettivo dello studio è quello di restituire un quadro d’insieme complesso, è uno strumento di lavoro, sul quale riflettere. Certo i temi della manutenzione ordinaria del territorio, della prevenzione del rischio, della responsabilità dei sindaci nelle scelte di localizzazione degli edifici, del ruolo centrale di una pianificazione territoriale di qualità, insieme a quello delle risorse emergono con forza dall’analisi ” Così Pietro Antonio De Paola, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi italiani presenta la ricerca “Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010, realizzata dal neonato Centro Studi del Consiglio Nazionale, con la collaborazione del CRESME.

Si tratta di un ampio studio che qui viene presentato in anteprima e che sarà pubblicato nel prossimo numero del trimestrale del Consiglio Nazionale dei Geologi, “Geologia tecnica & Ambientale”. Lo studio analizza dieci questioni: descrive le dinamiche della popolazione italiana e il suo scenario previsionale, misura il consumo di suolo, analizza il dissesto idrogeologico, descrive gli eventi sismici, stima la popolazione e il patrimonio edilizio a rischio (con un focus sul patrimonio scolastico e su quello ospedaliero), approfondisce la questione dei rifiuti, ricostruisce la storia dei costi del dissesto idrogeologico e dei terremoti dal 1944 al 2009 e della spesa reale degli investimenti per la salvaguardia ambientale, analizza il quadro della pianificazione ambientale tra Piani di Assetto Idrogeologico, Piani Paesaggistici e Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e il fenomeno della produzione abusiva, e infine affronta la questione dell’energia dedicando ampio spazio alla geotermia.

Il rischio idrogeologico. Secondo lo studio sono circa 6 milioni le persone che abitano nei 29.500 chilometri quadrati del nostro territorio considerato ad elevato rischio idrogeologico, ovvero dove eventi naturali straordinari possono determinare effetti nefasti per cose e persone. Nel nostro Paese vi sono un milione e 260 mila edifici a rischio di frane e alluvioni. Di questi oltre 6 mila sono scuole, mentre gli ospedali sono 531. Della popolazione a rischio il 19%, ovvero oltre un milione di persone, vivono in Campania, 825 mila in Emilia Romagna e oltre mezzo milione in ognuna delle tre grandi regioni del Nord, Piemonte, Lombardia e Veneto. E’ in queste regioni, insieme alla Toscana, dove persone e cose sono maggiormente esposte a pericoli, per l’elevata densità abitativa e per l’ampiezza dei territori che registrano situazioni di rischio.

Il rischio sismico. I comuni italiani che sono potenzialmente interessati da un alto rischio sismico sono 725, quelli a medio rischio 2.344. Nei primi risiedono 3 milioni abitanti, nei secondi 21,2 milioni. Il 40% della popolazione italiana risiede in zone a elevato rischio sismico. Si tratta di 6,3 milioni di edifici e 12,5 milioni di abitazioni. Lo studio ricorda che il 60% degli 11,6 milioni di edifici italiani a prevalente uso residenziale è stato realizzato prima del 1971. L’introduzione della legge antisismica per le costruzioni in Italia è del 1974.

213 miliardi di euro il costo del dissesto idrogeologico dal dopoguerra ad oggi. Investiti 27 miliardi di euro dal 1996 al 2008. Il costo complessivo del dissesto idrogeologico e dei terremoti a partire dal 1944 al 2009, come ricostruito nello schema 1, è stimato a prezzi 2009 in 213 miliardi di euro. Il valore dei danni causati da eventi franosi e alluvionali dal dopoguerra ad oggi è stimabile in circa 52 miliardi. Mediamente si tratta di circa 800 milioni all’anno, una cifra che nell’ultimo ventennio è comunque aumentate assestandosi intorno al miliardo e 200 milioni annui.

Il Ministero dell’Ambiente, grazie al lavoro svolto dalle Autorità di Bacino attraverso la realizzazione dei Piani stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI, del cui stato lo studio da’ conto) stima un fabbisogno finanziario per mettere in sicurezza idrogeologica l’intero territorio nazionale di 40 miliardi. Di questi il 68% riguarderebbe interventi relativi alle 12 regioni del Centro Nord e il 32% le 8 regioni del Mezzogiorno. Il Ministero dell’Ambiente riferisce anche che nel periodo 1991-2008 sono stati finanziati dallo Stato interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per un importo di 7,3 miliardi di euro, poco più di 400 milioni all’anno.

Prendendo in considerazione la spesa totale per l’Ambiente nel decennio 1999-2008, pari a 58 miliardi e 235 milioni di euro in valori nominali (lo 0,7% della spesa complessiva), la spesa corrente, ovvero le spese destinate alla produzione ed al funzionamento dei servizi pubblici (principalmente spese di personale e per l’acquisto di beni e servizi), costituisce la parte più rilevante: con 31,350 miliardi assorbe il 54 per cento della spesa totale per l’Ambiente. La spesa in conto capitale, con 26,885 miliardi costituisce quindi il 46%. Nell’ambito della spesa in conto capitale la parte più consistente è quella relativa agli investimenti. Si tratta di 18,4 miliardi di euro pari al 32% della spesa totale e al 68% della spesa in conto capitale per l’Ambiente degli enti del SPA, ma ad appena il 2,1% degli investimenti complessivi.

In questo arco temporale la spesa pro-capite nazionale per investimenti nel settore ambientale è stata pari a 305 euro, sale a 3.185 se si considera la sola popolazione residente ad elevato rischio idrogeologico. Più alta la spesa per Kmq, pari a 61.000 euro se si considera l’intero territorio nazionale e a ben 622.717 euro se si considera la sola superficie ad elevato rischio idrogeologico.

Per quanto attiene il territorio la parte più rilevante degli investimenti degli Enti del Settore Pubblico Allargato è localizzata nelle quattro regioni del Nord Est: 4,9 miliardi pari al 27% del totale nazionale, una quota in linea con la superficie territoriale (29,6%) e la popolazione (28,9%) ad elevato rischio idrogeologico. Per quanto riguarda invece i soggetti attuatori degli interventi si distinguono gli Enti locali, ovvero Comuni, Province e Comunità Montane, con oltre 10 miliardi di investimenti, il 56% del totale. Alle Regioni insieme alle Province Autonome e agli Enti collegati, compete il 23% (4,2 miliardi) allo Stato il 19% (3,6 miliardi) e infine il restante 2% compete alle imprese locali (Consorzi, Aziende, Società e Fondazioni a carattere locale).

Inoltre, in contrasto con questo scenario, l’analisi delle previsioni demografiche contenute nello studio, mostra, sulla base dei dati Istat, un incremento della popolazione nelle zone a rischio sismico (oltre 500.000 persone), e nelle zone a rischio idrogeologico (ca. 250.000 persone), nei prossimi dieci anni. E’, questo, un ulteriore indicatore della necessità di una più stringente pianificazione ambientale, di un maggiore controllo territoriale e di un diverso livello di investimento , in grado di garantire la manutenzione ordinaria del territorio e la prevenzione, nelle aree a maggior rischio.


Riferimenti: Pietro Antonio De Paola, Consiglio Nazionale dei Geologi italiani, "Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010", CRESME, "Geologia tecnica & Ambientale",

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Rischi idrogeologici e sismici dell'Italia

Ristrutturazione

Ristrutturazione
Approfondimenti riguardanti le ristrutturazioni, dalla casa alle ville antiche

Ristrutturare

Una sezione dedicata alle ristrutturazioni.
Un intervento che più comunemente coinvolge le nostre case ma anche palazzi e ville antiche.

[[sommario_speciale]]


Riferimenti:

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Ristrutturazione

domenica 24 ottobre 2010

Serramenti: porte, finestre e infissi

Serramenti: porte, finestre e infissi
serramenti finestre e infissi: scelta dei materiali, applicazione e normative.

finestra2.jpg

Porte, finestre ed infissi sono ormai parte fondamentale del panorama edilizio sia abitativo che industriale e la domanda di mercato si fa sempre più vasta e pressante.

Gli svariati metodi impiantistici dei serramenti devono far fronte alla crescente richiesta di qualità e longevità del prodotto, garantendo non solo un'estetica gradevole che si adatti bene allo spazio circostante (sia esso un appartamento, un ufficio o un complesso urbano) ma sicurezza e resistenza, specialmente agli agenti atmosferici, che tanto hanno colpito il panorama urbanistico italiano.

In questa rubrica vedremo come preservare patrimonio storico-culturale dando spazio alle innovazioni tecnologiche: nuovi materiali e tecniche ingegneristiche, unite alla professionalità degli esperti nel settore, indicheranno alle aziende e al cliente stesso la scelta giusta, avvalendosi di un ottimo rapporto qualità/prezzo.

[[soomario_speciale]]


Riferimenti: porte, finestre, infissi

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Serramenti: porte, finestre e infissi

giovedì 21 ottobre 2010

Porta per garage serie SECUR PLUS

Porta per garage serie SECUR PLUS
Una porta per garage antieffrazione, facile da manovrare come le altre porte per garage Silvelox

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Con Secur Plus, che vanta la certificazione Classe 3 antieffrazione dalla normativa EN1627, Silvelox offre il massimo grado di sicurezza antieffrazione. Esternamente, Secur Plus non si differenzia per nulla dalle porte standard, proprio per mascherare il valore di quanto conservato nell’abitazione.
È all’interno della sua struttura (anta e telaio) che sono stati adottati tutti gli accorgimenti necessari per rispondere alla Norma Europea di riferimento in tema di sicurezza (EN 1627). Un’elegante e calda veste esterna che racchiude una solida anima di acciaio. Come tutte le porte per garage Silvelox, Secur Plus è facilissima da manovrare: infatti la semplice rotazione della maniglia consente il dolce e silenzioso sollevamento dell’anta sino a fine corsa.

Sono disponibili a catalogo numerosi modelli:
 

Modello GEO Modello GEO
L’incrociarsi di scanalature verticali e orizzontali rendono questo modello una creazione particolarmente d’avanguardia. Ispirato ad una linea minimalista ricorrente nelle costruzioni di nuova tendenza, mantiene una forte personalità nel contesto in cui è inserito.

Modello FOR Modello FOR
L’essenzialità e l’estremo rigore delle linee sono propri di questo modello, caratterizzato da scanalature orizzontali con spigoli arrotondati.

Modello TAU Modello TAU
Elegante incrociarsi di linee e bassorilievi per un disegno ricco di originalità che dona personalità alla casa.

modello Ego Modello EGO
La proporzione tra le diverse forme geometriche crea un giocoso alternarsi di bugne in diverse dimensioni. L'effetto scenico che ne deriva rende la porta l'indiscussa protagonista in grado di soddisfare qualsiasi esigenza stilistica e progettuale.

Modello TOP Modello TOP
Particolarmente prestigioso, si caratterizza per il modulo delle formelle rettangolari racchiuse in una struttura reticolare per un effetto di grande eleganza classica.

Modello ARA
Armonica combinazione di forme geometriche che vanno a comporre una creazione di design.

Modello VIP
Un classico intramontabile dove l’accostamento di doghe verticali esprimono sobrietà e tradizione.

Modello OLD
Il modello OLD trae diretta ispirazione dal classico portone, a due o più ante, prodotto dagli artigiani di una volta. La sua lavorazione a doga larga orizzontale rievoca un’austera e antica eleganza.

Modello BIG
Per la sua nobile eleganza di tipo classico questo modello si inserisce perfettamente in vani garage che richiamano il rigore dello stile inglese.

Modello SPI
Design di grande tradizione per questo modello con scanalature a “spina di pesce” e doga larga.

Modello ZEN
La tradizione di un disegno classico a linee orizzontali sposa l’inserimento moderno della fresatura quadrata più larga, che iscrive la porta in una cornice, quasi a sottolinearne l’importanza.

Modello ARC
Design morbido e raffinato con linee flessuose che viene spesso valorizzato con l’inserimento di finestrature all’inglese.


Riferimenti:

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Porta per garage serie SECUR PLUS

Cuore Mostra 2010

Cuore Mostra 2010
Cuore Mostra 2010 si rinnova e si presenta agli operatori con un'articolazione rinnovata

Da molti anni CUORE MOSTRA è fra i principali appuntamenti culturali in programma durante SAIE, salone intenzionale dell’edilizia. Un vero e proprio “evento nell’evento” che anno dopo anno ha focalizzato l’attenzione sui temi più importanti dell’edilizia.

CUORE MOSTRA 2010, si rinnova e si presenta agli operatori con un’articolazione del dibattito rinnovata, che prevede:

  • Convegno internazionale DAL VISIBILE ALL’INVISIBILE – Forma Tecnologia Performance (venerdì 29 ottobre, dalle 10 alle 13, Sala Link padiglione 15/20) con i contributi di Ole Gustavsen, SNØHETTA, Oslo; Chris Wilkinson, WILKINSON EYRE ARCHITECTS, London; Finn Geipel e Giulia Landi LIN, Berlin e il coordinamento di Riccardo Roda, Comitato Tecnico Consultivo Cuore Mostra Saie;
  • una serie di Seminari che si svolgono nella Piazza del Cuore Mostra con l’obiettivo di dare voce alle esigenze, ai problemi e alle soluzioni possibili. 

Le Piazze sono una delle tante novità della prossima edizione di SAIE, luoghi di confronto - ben dodici – inseriti nel lay-out della manifestazione che diventano il “polo di attrazione” per chiunque voglia confrontarsi sull’attuale mondo delle costruzioni.

La Piazza del Cuore Mostra è allestita nel padiglione 25 ed ospita una serie di seminari, riuniti sotto il titolo comune di "Integrare per costruire": innovazione, progetto, produzione, gestione edilizia e urbana. In questa sede, per tre giorni, ricercatori, progettisti e rappresentanti del mondo industriale si confrontano su uno dei temi più importanti nelle costruzioni: l’integrazione fra saperi, operatori, competenze e sistemi, una delle strade obbligate che l’edilizia deve prendere, sia per uscire dal recente periodo di crisi, sia per fare quel salto di qualità atteso da tanti anni.

Primo appuntamento mercoledì 27 ottobre per il seminario "Il progetto tecnologico, industrializzazione, prefabbricazione". Oggi in programma dalle 11.00 alle 13.00; un’analisi dell’industrializzazione edilizia e della prefabbricazione alla luce dei recenti sviluppi compiuti dall’innovazione tecnologica, sempre con un occhio rivolto verso i problemi legati alla sostenibilità. A cura di Giuseppe Biondo, direttore della rivista “Modulo”.
Lo stesso giorno, dalle 15.00 alle 18.00, é la volta del seminario "Integrare per costruire: nella città disintegrata", nel corso del quale vengono affrontati temi quali una ricostruzione urbana che segua le regole della sostenibilità e la possibilità di realizzare progetti realmente integrati. A cura di Carlo Monti, Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna e di Maria Rosa Ronzoni, Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo.

Giovedì 28 ottobre, dalle 10.00 alle 13.00 il programma prevede il seminario "Strategie sostenibili per l’edilizia scolastica: integrare efficienza energetica e qualità ambientale", durante il quale si approfondiscono le strategie progettuali e realizzative per edifici scolastici di carattere sostenibile in grado di unire livelli elevati di efficienza energetica e funzionalità. A cura di Andrea Boeri e con Ernesto Antonini, Facoltà di Architettura dell’Università di Bologna.
A seguire, dalle 15.00 alle 18.30, il seminario "Sostenibilità attraverso scelte strategiche e tecnologia", che ha come obiettivo, attraverso la presentazione di una serie di casi studio, la divulgazione delle più recenti ricerche tecnico-progettuali applicate al campo della sostenibilità. A cura di Marco Visconti, studio Aedas Visconti.

Venerdì 29 ottobre, la serie di seminari viene chiusa da "Innovazione: SAIE e dintorni", dedicato all’iniziativa del “Servizio Novità” che SAIE porta avanti dal 2004 e che raccoglie tutte le innovazioni presentate durante il Salone dagli espositori. A sette anni dalla prima edizione è tempo di fare una riflessione comune, assieme a produttori e progettisti, sullo stato dell’arte dell’innovazione tecnologica in Italia e sulle capacità di gestione di tale innovazione da parte di tutti gli operatori di settore, con particolare riferimento all’“assimilazione” da parte del mercato dei nuovi materiali e sistemi costruttivi. A cura di Valeria Tatano e Massimo Rossetti, Facoltà di Architettura dell’Università IUAV di Venezia.

Alla  Piazza del Cuore Mostra giovedì 28 ottobre alle ore 13.00 il prof. Sergio Vega dell’Università Politecnica di Madrid, responsabile scientifico di SDE Solar Decathlon Europe (edizione europea del concorso Solar Decathlon promosso da Department of Energy USA), presenta l’iniziativa - dialogandone con l’Università di Bologna - anche in vista della nuova edizione del 2012.


Riferimenti: CUORE MOSTRA 2010, "DAL VISIBILE ALL'INVISIBILE",

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Cuore Mostra 2010

mercoledì 20 ottobre 2010

Ottimizzazione delle risorse energetiche

Ottimizzazione delle risorse energetiche
Tutte le tematiche e i focus di maggiore interesse per gli operatori del settore

Dall’11 al 14 novembre si rinnova, presso il polo fieristico della capitale, l’appuntamento con SITE, Il Salone dell’Impiantistica. La manifestazione organizzata da ROS, società partecipata da Fiera di Roma e Senaf, si appresta ad aprire la sua 5° edizione con un’ampia rassegna che ripercorre tutte le tematiche e i focus di maggiore interesse per gli operatori. Oltre alla possibilità di presentare prodotti e soluzioni d’avanguardia in tema di impiantistica, SITE fornirà agli espositori anche un valido supporto sul piano della formazione e dell’aggiornamento professionale grazie a un calendario ricco di convegni ed eventi speciali. Per il 2010 gli organizzatori hanno scelto di articolare l’offerta espositiva in quattro saloni: Termoclima, Ecoenergie, Domotica ed Elettro, ciascuno dedicato all’approfondimento di un determinato aspetto della materia.

Prima novità di questa 5° edizione sarà il salone Domotica, realizzato sulla spinta del grande interesse dimostrato tanto dagli impiantisti quanto dagli utenti finali rispetto alla possibilità di automatizzare gli ambienti del vivere quotidiano. Un’attenzione che trova riscontro anche nei dati raccolti da immobiliare.it: secondo le analisi effettuate su oltre 2 milioni e mezzo di annunci presenti sui siti del suo network, infatti, più di 1 casa di nuova costruzione su 2 (51%) avrebbe almeno un elemento di automazione degli ambienti. Un dato importante che ben descrive la crescente attenzione degli italiani verso soluzioni in grado di coniugare il confort abitativo con il risparmio energetico ed economico. Sempre secondo le rilevazioni di immobiliare.it infatti l’impiego di tecnologie domotiche – per esempio le luci che si spengono da sole - avrebbero come diretta conseguenza una diminuzione almeno del 5% della spesa annuale per il pagamento delle bollette e, quando questi dispositivi sono combinati con impianti di climatizzazione automatizzati e strutture costruite con materiali che garantiscono l’isolamento termico, il risparmio arriva al 20%.

Il tema del miglioramento dell’impatto ambientale del vivere viene riproposto, con una diversa declinazione, anche all’interno del salone Ecoenergie. Le energie alternative rappresentano infatti uno dei principali motori della crescita del settore, ma per informare correttamente gli operatori sui vantaggi offerti da queste fonti è necessaria una presentazione in grado di rappresentare l’impianto nel suo complesso. Per questo l’allestimento dell’area – che ospiterà pompe di calore, pannelli solari termici, pannelli solari fotovoltaici, sistemi geotermici, cogenerazione e stufe, termocamini e caldaie a pellets o altre biomasse, moduli led e lampade a risparmio energetico - è stata predisposta in un’ottica integrata. Inoltre, per favorire ulteriormente l’investimento delle aziende nella promozione e diffusione degli impianti per le Energie Alternative, gli organizzatori di SITE hanno istituito il Conto Ecoenergie, un fondo con tetto massimo di 100.000,00 euro destinato alle aziende che espongono prodotti inerenti le Energie Alternative.

Siamo convinti che l’esplorazione delle possibilità aperte dalla diffusione delle energie alternative e dai dispositivi che più in generale sono coinvolti nel miglioramento delle performance energetiche degli impianti rappresenti un passaggio imprescindibile per il rilancio e lo sviluppo delle professionalità e dell’economia del comparto – dichiara Antonio Bruzzone, Amministraore Delegato di ROS – Per questo l’aspetto espositivo verrà completato da numerosi convegni e momenti di incontro in cui aziende e singoli operatori potranno confrontarsi e aggiornarsi sulle novità e sulle casistiche di maggiore successo nell’ottica di favorire la condivisione delle competenze e l’emulazione delle best practice”.
 


Riferimenti: ROS, Senaf, Termoclima, Ecoenergie, Domotica, Elettro, SITE, Antonio Bruzzone

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Ottimizzazione delle risorse energetiche

martedì 19 ottobre 2010

Ecobuild in visita al SAIE 2010

Ecobuild in visita al SAIE 2010
Una delle maggiori fiere dell'edilizia ecocostenibile al SAIE per incontrare gli operatori interessati al mercato britannico

La Camera di Commercio italiana per il Regno Unito, in qualità di rappresentante della manifestazione Ecobuild 2011, una delle maggiori fiere al mondo nel campo dell’edilizia ecocostenibile, sarà in visita al SAIE per incontrare gli operatori interessati al mercato britannico, nei giorni 28 - 29 - 30 ottobre.

Ecobuild 2011 rappresenta la più grande e completa vetrina nel Regno Unito per quanto riguarda il settore delle costruzioni ecosostenibili, che riunisce, al suo interno, i più importanti contributi dal mondo industriale e da quello istituzionale e accademico.

In occasione della manifestazione, il Politecnico di Milano, in collaborazione con l’ambasciata, firmera’ un accordo di collaborazione con un network di universita’ inglesi; l’architetto Mario Cucinella, “padrino” dell’area italiana, terra’ una conferenza che vedra’ la partecipazione anche del direttore di Agenzia Casa-clima; l’ Associazione italiana progettisti d’interni inoltre organizzera’ un focus sul design ecosostenibile in collaborazione con la Society of British Interior Designers.

La manifestazione si caratterizza dunque per un suo spessore contenutistico che ha permesso di coinvolgere le piu note realta’ industriali italiane come Mapei, Kerakoll, Acca Software, Enerpoint, Caesar Ceramiche, Mirage e altre.


Riferimenti: Ecobuild 2011, Mario Cucinella, Agenzia Casa-clima, Associazione italiana progettisti d'interni, Society of British Interior Designers, Mapei, Kerakoll, Acca Software, Enerpoint, Caesar Ceramiche, Mirage

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Ecobuild in visita al SAIE 2010

giovedì 14 ottobre 2010

Finanziamenti alle piccole imprese della periferia

Finanziamenti alle piccole imprese della periferia
Un bando del Comune per lo sviluppo della piccola impresa nelle aree di degrado urbano.

Il Comune di RomaAssessorato Lavori Pubblici e Periferie indice, ai sensi dell’art. 14 ex legge 266/97, un bando destinato a finanziare progetti di investimento e sviluppo di piccole e micro imprese nuove o esistenti in aree di degrado urbano.

L’intervento vuole agevolare il potenziamento e la diffusione dell’economia nelle periferie romane, anche per creare nuova occupazione e migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

L'agevolazione riguardera' il 50% dell'investimento ammissibile del valore compreso tra 20.000 e 400.000 Euro. Di questa agevolazione almeno il 50% sara' concesso con finanziamento a tasso agevolato dello 0,5% e la restante parte con un fondo perduto. 

Destinatari

Piccole imprese” e le “microimprese” per la fornitura e/o produzione di beni e servizi con la forma di:

  • ditte individuali;
  • società di persone;
  • società di capitale;
  • cooperative sociali di tipo A e B (ai sensi della legge 381/91);
  • cooperative di produzione e lavoro

Spese ammissibili

Investimenti in immobilizzazioni – acquisto di macchinari, attrezzature, ristrutturazioni, arredi, hardware, software.

Agevolazioni

I contributi a fondo perduto erogati a norma della presente legge sono concessi nei limiti del de minimis. L’agevolazione riguarderà il 50% dell’investimento ammissibile del valore compreso tra 20.000€ e 400.000€. Di questa agevolazione almeno il 50% sarà concesso con finanziamento a tasso agevolato dello 0,5% e la restante parte con un fondo perduto.

Ambito territoriale: Comune di Roma (solo alcune aree) consultabili sul sito di autopromozione sociale (www.autopromozionesociale.it).

Scadenza: 15 novembre 2010.

Fondi disponibili: 6.500.000€


Riferimenti: Assessorato Lavori Pubblici e Periferie, legge 266/97, finanziamento piccole imprese, agevolazioni piccole imprese, tasso agevolato piccole imprese,

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Finanziamenti alle piccole imprese della periferia

Rischi idrogeologici e sismici dell'Italia

Rischi idrogeologici e sismici dell'Italia
Rapporto sullo stato del territorio italiano realizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi e dal CRESME

L’Italia è un territorio fragile: le aree ad elevata criticità idrogeologica rappresentano il 10% della superficie italiana e riguardano l’89% dei comuni; le aree ad elevato rischio sismico sono circa il 50% del territorio nazionale e il 38% dei comuni. La tutela della popolazione residente in queste aree, il risanamento idrogeologico del territorio e la messa in sicurezza del patrimonio dagli eventi disastrosi diventano prioritarie per il Paese. Anche quest’autunno, come ogni anno, abbiamo dovuto registrare delle vittime a causa del dissesto idrogeologico che caratterizza il nostro Paese. E’ necessario che cresca la consapevolezza nella società civile, così come negli amministratori locali e nei rappresentanti della politica, che abbiamo una priorità nazionale: rendere sicuro il nostro territorio. Come Consiglio Nazionale dei Geologi siamo in prima fila, possiamo tranquillamente dire in trincea. Ogni giorno cerchiamo di dare il nostro contributo che oggi si arricchisce di uno studio complessivo che mette in fila i numeri che caratterizzano i rischi del nostro territorio. L’obiettivo dello studio è quello di restituire un quadro d’insieme complesso, è uno strumento di lavoro, sul quale riflettere. Certo i temi della manutenzione ordinaria del territorio, della prevenzione del rischio, della responsabilità dei sindaci nelle scelte di localizzazione degli edifici, del ruolo centrale di una pianificazione territoriale di qualità, insieme a quello delle risorse emergono con forza dall’analisi ” Così Pietro Antonio De Paola, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi italiani presenta la ricerca “Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010, realizzata dal neonato Centro Studi del Consiglio Nazionale, con la collaborazione del CRESME.

Si tratta di un ampio studio che qui viene presentato in anteprima e che sarà pubblicato nel prossimo numero del trimestrale del Consiglio Nazionale dei Geologi, “Geologia tecnica & Ambientale”. Lo studio analizza dieci questioni: descrive le dinamiche della popolazione italiana e il suo scenario previsionale, misura il consumo di suolo, analizza il dissesto idrogeologico, descrive gli eventi sismici, stima la popolazione e il patrimonio edilizio a rischio (con un focus sul patrimonio scolastico e su quello ospedaliero), approfondisce la questione dei rifiuti, ricostruisce la storia dei costi del dissesto idrogeologico e dei terremoti dal 1944 al 2009 e della spesa reale degli investimenti per la salvaguardia ambientale, analizza il quadro della pianificazione ambientale tra Piani di Assetto Idrogeologico, Piani Paesaggistici e Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e il fenomeno della produzione abusiva, e infine affronta la questione dell’energia dedicando ampio spazio alla geotermia.

Il rischio idrogeologico. Secondo lo studio sono circa 6 milioni le persone che abitano nei 29.500 chilometri quadrati del nostro territorio considerato ad elevato rischio idrogeologico, ovvero dove eventi naturali straordinari possono determinare effetti nefasti per cose e persone. Nel nostro Paese vi sono un milione e 260 mila edifici a rischio di frane e alluvioni. Di questi oltre 6 mila sono scuole, mentre gli ospedali sono 531. Della popolazione a rischio il 19%, ovvero oltre un milione di persone, vivono in Campania, 825 mila in Emilia Romagna e oltre mezzo milione in ognuna delle tre grandi regioni del Nord, Piemonte, Lombardia e Veneto. E’ in queste regioni, insieme alla Toscana, dove persone e cose sono maggiormente esposte a pericoli, per l’elevata densità abitativa e per l’ampiezza dei territori che registrano situazioni di rischio.

Il rischio sismico. I comuni italiani che sono potenzialmente interessati da un alto rischio sismico sono 725, quelli a medio rischio 2.344. Nei primi risiedono 3 milioni abitanti, nei secondi 21,2 milioni. Il 40% della popolazione italiana risiede in zone a elevato rischio sismico. Si tratta di 6,3 milioni di edifici e 12,5 milioni di abitazioni. Lo studio ricorda che il 60% degli 11,6 milioni di edifici italiani a prevalente uso residenziale è stato realizzato prima del 1971. L’introduzione della legge antisismica per le costruzioni in Italia è del 1974.

213 miliardi di euro il costo del dissesto idrogeologico dal dopoguerra ad oggi. Investiti 27 miliardi di euro dal 1996 al 2008. Il costo complessivo del dissesto idrogeologico e dei terremoti a partire dal 1944 al 2009, come ricostruito nello schema 1, è stimato a prezzi 2009 in 213 miliardi di euro. Il valore dei danni causati da eventi franosi e alluvionali dal dopoguerra ad oggi è stimabile in circa 52 miliardi. Mediamente si tratta di circa 800 milioni all’anno, una cifra che nell’ultimo ventennio è comunque aumentate assestandosi intorno al miliardo e 200 milioni annui.

Il Ministero dell’Ambiente, grazie al lavoro svolto dalle Autorità di Bacino attraverso la realizzazione dei Piani stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI, del cui stato lo studio da’ conto) stima un fabbisogno finanziario per mettere in sicurezza idrogeologica l’intero territorio nazionale di 40 miliardi. Di questi il 68% riguarderebbe interventi relativi alle 12 regioni del Centro Nord e il 32% le 8 regioni del Mezzogiorno. Il Ministero dell’Ambiente riferisce anche che nel periodo 1991-2008 sono stati finanziati dallo Stato interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per un importo di 7,3 miliardi di euro, poco più di 400 milioni all’anno.

Prendendo in considerazione la spesa totale per l’Ambiente nel decennio 1999-2008, pari a 58 miliardi e 235 milioni di euro in valori nominali (lo 0,7% della spesa complessiva), la spesa corrente, ovvero le spese destinate alla produzione ed al funzionamento dei servizi pubblici (principalmente spese di personale e per l’acquisto di beni e servizi), costituisce la parte più rilevante: con 31,350 miliardi assorbe il 54 per cento della spesa totale per l’Ambiente. La spesa in conto capitale, con 26,885 miliardi costituisce quindi il 46%. Nell’ambito della spesa in conto capitale la parte più consistente è quella relativa agli investimenti. Si tratta di 18,4 miliardi di euro pari al 32% della spesa totale e al 68% della spesa in conto capitale per l’Ambiente degli enti del SPA, ma ad appena il 2,1% degli investimenti complessivi.

In questo arco temporale la spesa pro-capite nazionale per investimenti nel settore ambientale è stata pari a 305 euro, sale a 3.185 se si considera la sola popolazione residente ad elevato rischio idrogeologico. Più alta la spesa per Kmq, pari a 61.000 euro se si considera l’intero territorio nazionale e a ben 622.717 euro se si considera la sola superficie ad elevato rischio idrogeologico.

Per quanto attiene il territorio la parte più rilevante degli investimenti degli Enti del Settore Pubblico Allargato è localizzata nelle quattro regioni del Nord Est: 4,9 miliardi pari al 27% del totale nazionale, una quota in linea con la superficie territoriale (29,6%) e la popolazione (28,9%) ad elevato rischio idrogeologico. Per quanto riguarda invece i soggetti attuatori degli interventi si distinguono gli Enti locali, ovvero Comuni, Province e Comunità Montane, con oltre 10 miliardi di investimenti, il 56% del totale. Alle Regioni insieme alle Province Autonome e agli Enti collegati, compete il 23% (4,2 miliardi) allo Stato il 19% (3,6 miliardi) e infine il restante 2% compete alle imprese locali (Consorzi, Aziende, Società e Fondazioni a carattere locale).

Inoltre, in contrasto con questo scenario, l’analisi delle previsioni demografiche contenute nello studio, mostra, sulla base dei dati Istat, un incremento della popolazione nelle zone a rischio sismico (oltre 500.000 persone), e nelle zone a rischio idrogeologico (ca. 250.000 persone), nei prossimi dieci anni. E’, questo, un ulteriore indicatore della necessità di una più stringente pianificazione ambientale, di un maggiore controllo territoriale e di un diverso livello di investimento , in grado di garantire la manutenzione ordinaria del territorio e la prevenzione, nelle aree a maggior rischio.


Riferimenti: Pietro Antonio De Paola, Consiglio Nazionale dei Geologi italiani, "Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010", CRESME, "Geologia tecnica & Ambientale",

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Rischi idrogeologici e sismici dell'Italia