venerdì 6 agosto 2010

I nuovi montascale Stannah

I nuovi montascale Stannah
Progettati per rispondere alle esigenze più specifiche, si installano su ogni tipologia di scala

STANNAH. IL LEADER DEI MONTASCALE

Stannah Montascale S.r.l. è un’azienda appartenente al gruppo inglese Stannah, una holding operante nel settore dei prodotti per la mobilità e l’elevazione, fondata nel 1860 e attualmente presente in oltre 60 nazioni.
In oltre 130 anni di esperienza nella produzione di ascensori e più di un quarto di secolo dedicato ai montascale, Stannah ha seguito un’inesauribile spinta all’innovazione, producendo montascale sempre più evoluti per offrire soluzioni tecnologiche di nuova concezione e un confort superiore.
In Italia Stannah è attiva dal 1995 ed è il marchio leader nel settore dei montascale per abitazioni sia indipendenti sia condominiali, con oltre 10.000 impianti installati su tutto il territorio nazionale.

C’E’ UN MONTASCALE STANNAH PER OGNI SCALA


Progettati per rispondere alle esigenze più specifiche, i montascale Stannah si installano su ogni tipologia di scala, indipendentemente dalla lunghezza, dal numero di curve o dall’inclinazione, all'interno e all'esterno della casa. I modelli di montascale Stannah si dividono in due grandi gruppi:

  1. modelli 420 per scale dritte;
  2. modelli 260 per scale curve e per percorsi impegnativi o lunghi (le scale di un condominio, scale elicoidali o con curve, più o meno strette).

La gamma di montascale Stannah comprende i nuovi modelli di ultima generazione Sofia e Sirus 420 per scale dritte e Sofia e Sirus 260 per scale curve e i modelli classici Sarum e Saxon 260 per scale curve e Saxon 420 per scale dritte.

Per l'utilizzo all'esterno è stato progettato appositamente il modello 320 All Seasons, concepito con materiali adatti a resistere alle diverse condizioni meteorologiche. Stannah dispone inoltre del modello Stairiser, una piattaforma per rampa dritta, adatta a qualsiasi ambiente (sia in luoghi pubblici che in abitazioni private).

Tutti i montascale Stannah sono sottoposti a severi controlli, che certificano la qualità dei prodotti e sono progettati per durare nel tempo, garantendo negli anni una perfetta efficienza.

MONTASCALE STANNAH: UNA SOLUZIONE CON TANTI VANTAGGI

I plus dei montascale Stannah:

  1. sicurezza assoluta nell'uso;
  2. elevati standard di stabilità e silenziosità, grazie all’innovativa rotaia “Twin tube” (modelli Stannah 260)
  3. adattabilità ad ogni tipo di scala;
  4. dimensioni compatte e ingombro ridotto;
  5. comodità e semplicità d'uso;
  6. design di nuova generazione;
  7. rapidità di installazione, senza bisogno di opere murarie.


SERVIZIO CLIENTI STANNAH

Stannah mette a disposizione il numero verde 800-898111 per fissare una visita senza impegno con un consulente, per provare un montascale installato vicino a casa propria o per rispondere a ogni richiesta di informazioni.

L'acquisto di un montascale, in quanto bene finalizzato all'abbattimento delle barriere architettoniche, gode di significativi benefici fiscali, ai sensi della legge 13/89.


Riferimenti: montascale, elevatori

Ulteriori approfondimenti alla pagina: I nuovi montascale Stannah

Il parcheggio che ti dà energia

Il parcheggio che ti dà energia
Generazione di energia geotermica e parcheggi interrati: un connubio possibile.

Attualmente nell’edilizia, sia in caso di ristrutturazioni che di nuove edificazioni, viene posto sempre più l’accento su due argomenti: la riduzione dell’impatto ambientale ed il piano parcheggi.

Certamente l’esigenza di realizzare garage interrati o “nascosti” viene sentito maggiormente nei centri storici cittadini dove il costo di un posto auto è molto alto, comparabile con il costo di un piccolo appartamento in periferia. E’ per questo motivo che lo sviluppo di nuovi sistemi di parcheggio, automatizzati e non, sta accelerando negli ultimi decenni.

Come fare però a ridurre l’impatto ambientale di un parcheggio sotterraneo? L’idea nata dalla Eneres spagnola insieme alla tedesca Wohr, società del gruppo di IdealPark, azienda veronese, è quella di sfruttare la costruzione dei muri di contenimento in cemento armato dei parcheggi per produrre energia geotermica facilmente trasformabile, tramite pompe di calore (tecnologia ben consolidata, stesso principio del frigorifero), in energia termica di raffrescamento durante l’estate e di riscaldamento durante l’inverno per le zone abitative ai piani superiori.

La generazione di calore tramite l’energia geotermica è nata in Italia nei primi anni del 1900 nelle zone dove il calore terrestre emergeva in superficie: il primo generatore fu messo in funzione a Larderello nel 1904, ad esempio. La lunga tradizione italiana di sfruttamento di questa energia a livello industriale è stata poi utilizzata per le abitazioni domestiche solo con l’avvento della generazione d’energia geotermica a bassa entalpia che considera il terreno come un serbatoio di calore. Nei mesi invernali il calore viene trasferito dal sottosuolo in superficie, mentre d’estate il calore in eccesso dell’ambiente viene ritrasferito al sottosuolo tramite delle pompe di calore, esattamente secondo lo stesso principio del frigorifero.

Praticamente questa tecnologia è basata sulla temperatura costante che il terreno ha lungo tutto il corso dell'anno. Normalmente, già ad un metro di profondità, si riesce ad avere una temperatura di circa 10-15 °C. Utilizzando una pompa di calore si sfrutta la differenza di temperatura fra il terreno e l'esterno per assorbire calore dal terreno e renderlo disponibile per gli usi umani. Più questa differenza è alta, migliore è il rendimento. Per far funzionare la pompa di calore si ha bisogno di energia elettrica, in condizioni medie per ogni kW elettrico consumato si ottengono 3 kW termici. Per rendere l'impianto più compatibile con l’ambiente ed energeticamente autosufficiente, si può abbinare questo ad un sistema fotovoltaico che produrrà l'energia necessaria per alimentare la pompa di calore.

Lo stesso impianto può essere utilizzato per raffrescare gli edifici, facendo funzionare la pompa di calore al contrario, quindi assorbendo il calore dalla superficie e trasferendolo al sottosuolo. L'alternanza del funzionamento estate/inverno permette di non raffreddare sensibilmente la zolla di terreno in cui sono situate le sonde.

Progetti realizzati con i parcheggi

La partner del gruppo IdealPark, Wohr Autoparksysteme, ha realizzato con una società di ingegneria spagnola, la Eneres, due progetti di sfruttamento delle opere di costruzione di parcheggi automatizzati per inserire sistemi integrati di captazione di energia geotermica.

Il primo riguarda una palazzina uffici di 800 mq in un’area commerciale e residenziale molto elegante a Madrid. Oltre ad accorgimenti di progettazione per il risparmio energetico passivo (come ad esempio la scelta dell’esposizione solare come sorgente naturale di riscaldamento e di illuminazione, l’utilizzo della ventilazione diretta notturna per raffrescare l’edificio, l’uso di infissi ben sigillati e l’utilizzo di pannelli solari per il pre-riscaldamento dei fluidi per il condizionamento durante l’inverno), il sistema di aria condizionata è stato pensato per essere alimentato solamente dagli scambiatori di calore geotermici inglobati nella costruzione del grosso parcheggio meccanizzato sotterraneo nel cortile retrostante la costruzione.

Il parcheggio stesso, grazie all’alta efficienza di stoccaggio ha permesso di ridurre il volume dei lavori necessari del 33% ed il consumo di energia dell’80%, se comparato con soluzioni tradizionali.

Gli scambiatori consistono in 23 piloni inglobati all’interno delle pareti di cemento armato del parcheggio automatizzato che arrivano fino ad una quota di -10 m rispetto al livello strada. Questi soddisfano il 25% dell’energia richiesta dal palazzo. Il restante 75% viene prodotto tramite 6 scambiatori di calore che arrivano ad una profondità di 100 m.
L’installazione è completata con 2 pompe di calore geotermico da 25kW che portano alla temperatura desiderata i fluidi circolanti all’interno dei sistemi inerziali incorporati nel cemento armato attraverso tutto l’edificio. In questo caso la massa attiva è di circa 210.000 kg.

L’edificio è schermato dagli edifici circostanti dalla luce solare durante l’inverno, tuttavia il tetto riceve radiazione solare diffusa e con l’aiuto di pannelli termodinamici può essere generato un considerevole volume d’aria che può essere introdotta nell’edificio tramite il sistema di condizionamento.

L’integrazione dei sistemi inerziali con le pompe di calore geotermiche e il condizionamento sono gestiti da un sistema di controllo opportunamente progettato per ovviare ai picchi o ai cali di richiesta di condizionamento estivo e di riscaldamento invernale. Tutti i sistemi entrano in funzione direttamente o gradualmente per meglio ottimizzare il consumo di energia.

La riduzione del consumo dell’edificio rispetto alla situazione pre-esistente è dell’87%, con una riduzione conseguente dei costi di manutenzione del 63%.
Il consumo stimato per la climatizzazione è di 15 kWh/mq anno.

Il secondo progetto consta in una ristrutturazione di un edificio governativo. La palazzina dei primi del ‘900 è stata completamente svuotata e ricostruita all’interno ridistribuendo gli spazi. Questo è un modello di ristrutturazione energeticamente efficiente ed è il primo esempio in questa regione, e in Spagna, ad includere un sistema di condizionamento basato sulla captazione di energia geotermica e ad utilizzare le strutture orizzontali dell’edificio come un dispositivo termo-attivo per il raffrescamento ed il riscaldamento dell’edificio, con l’ulteriore difficoltà che l’edificio era anche vincolato.

La costruzione di un compatto parcheggio automatizzato sotto l’edificio ha richiesto una struttura di pali, 45 dei quali sono stati usati per gli scambiatori geotermici. La parte rimanente è costituita di 14 scambiatori verticali ad una profondità di 150 m. La simulazione della domanda dell’edificio ha dato come risultato che le misure sopra riportate erano sufficienti a coprire il 100% delle richieste di riscaldamento, ma solo il 70% del raffrescamento. La copertura totale è stata risolta impiegando induzione stagionale nel terreno da marzo a giugno per pre-raffrescare il suolo e garantire la copertura nei mesi più caldi (luglio e agosto).

Gli scambiatori operano con 2 pompe di calore geotermico da 110 kW che alimentano i solai strutturali costituenti il circuito termico del palazzo. Un totale di 1.500 tonnellate di cemento agisce così come un accumulatore, trasmettitore e assorbitore di energia permettendo così di risolvere i bisogni di climatizzazione dell’edificio. Le tecniche utilizzate per risparmiare energia prevedono di pre-raffrescare l’aria nel parcheggio sotterraneo d’estate prima di farla circolare ai piani superiori.

L’uso di energia geotermica e termo-attiva, insieme al pre-trattamento dell’aria, hanno dato luogo ad un risparmio energetico del 75% rispetto alla situazione pre-esistente e del 60% dei costi di manutenzione.

Da questi esempi possiamo concludere che lo sfruttamento delle opere edili necessarie all’installazione dei parcheggi automatizzati per la generazione d’energia geotermica e per il raffrescamento dell’aria in estate possono costituire in realtà una fonte di energia a basso costo di installazione, ovviamente prevedendola all’inizio, con costi di manutenzione e di esercizio ridottissimi.


Riferimenti: piano parcheggi, riduzione impatto ambientale, energia geotermica, Eneres, Wohr, generatore larderello, Wohr Autoparksysteme,

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Il parcheggio che ti dà energia

Ratò - Rastrello Dissodatore

Ratò - Rastrello Dissodatore
Rastrello per macchine movimento terra

Il rastrello per macchine movimento terra Ratò nasce dall'esperienza e dall'impegno, speso per oltre trentanni nel settore edile e delle costruzioni, del suo inventore e del figlio: Adriano e Filippo Cambria.

I primi prototipi del rastrello Ratò sono nati dall'esigenza pratica, sperimentata direttamente sul campo, di utilizzare uno strumento che, con agevolezza, rapidità e precisione, fosse in grado di lavorare il terreno, snellendo non solo tempi di lavoro e quantità di manodopera, ma che risultasse nell'arco del tempo un investimento fruttuoso sia in termini economici che qualitativi.

Una volta prodotti artigianalmente i primi modelli di rastrelli per escavatori e mini escavatori, la praticità d' utilizzo e l'interesse dimostrato dagli operatori di macchine ha spinto l'azienda FAC Import Export a brevettare come vera e propria invenzione il rastrello per escavatori Ratò patent pending

L'esperienza sul campo ha permesso di realizzare un prodotto dagli elevati standard qualitativi che oggi è presente sul mercato nazionale ed internazionale.

Applicabile a tutti i tipi di escavatori, anche mediante attacco rapido, il rastrello Ratò permette di dissodare e spianare il terreno risparmiando una notevole quantità di tempo e manodopera.

Il prezzo concorrenziale, la politica commerciale, il marketing e la comunicazione affidati a Federico Salvetti, hanno avuto l'effetto di diffondere e far conoscere il nuovo prodotto per MMT Ratò come valida alternativa alle tradizionali e conosciute benne per escavatori, aumentando la versatilità di utilizzo delle macchine movimento terra.
 


Riferimenti: rastrello, escavatori, accessorio,

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Ratò - Rastrello Dissodatore

mercoledì 4 agosto 2010

Beni culturali

Beni culturali
Normativa tecnica dei Beni Culturali e Restauro: appalti, rispetto del territorio, sicurezza antincendio e sismica.

In questa sezione viene proposta una panoramica dettagliata degli atti più importanti della normativa relativa ai beni e alle attività culturali, nonchè dell'organizzazione del Ministero relativo.
Questo valido strumento di ricognizione ed aggiornamento della disciplina normativa dell'organizzazione e dell'attività relative ai beni e alle attività culturali, è utile sopratutto per capire bene quali siano i limiti dello sfruttamento commerciale del bene culturale medesimo, comprensivo degli oneri e vincoli da rispettare, anche per quanto riguarda il settore del restauro.
Di seguito sono riportati i più recenti interventi normativi di settore, costantemente aggiornati e i provvedimenti primari e secondari riguardanti l'ambito culturale.

 

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12/12/2005
Codice dei beni culturali e del paesaggio (criteri di redazione della Relazione paesaggistica)
(Gazzetta ufficiale 31/01/2006 n. 25)

Decreto legge n.248/2007
Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria
(Gazzetta ufficiale 31/12/2007 n. 302)

Decreto Ministeriale 06/10/2005
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Individuazione delle diverse tipologie di architettura rurale presenti sul territorio nazionale e definizione dei criteri tecnico-scientifici per la realizzazione degli interventi, ai sensi della legge 24 dicembre 2003, n. 378, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della architettura rurale
(Gazzetta ufficiale 12/10/2005 n. 238)

 

Direttiva Presidente del  Consiglio dei Ministri 12/10/2007
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni
(Gazzetta ufficiale 29/01/2008 n. 24)

Decreto legislativo n.156/2006
Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione ai beni culturali
(Gazzetta ufficiale 27/04/2006 n. 97)

Decreto Legislativo n.30/2004
Modificazioni alla disciplina degli appalti di lavori pubblici concernenti i beni culturali.
(Gazzetta ufficiale 07/02/2004 n. 31)

Decreto Legislativo n.62/2008
Ulteriori disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione ai beni culturali
(Gazzetta ufficiale 09/04/2008 n. 84)

Ordinanza n.144/2007
Corte Costituzionale - Giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 181, comma 1-quinquies, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Legge Regionale n.26/2009
Regione Puglia - Tutela e Valorizzazione del sistema costruttivo con copertura a volta
(Gazzetta regionale 02/11/2009 n. 172)

Sentenza n.3630/2007
Tar Veneto - Competenza degli ingegneri civili alla direzione dei lavori su immobili vincolati sottoposti alla tutela ex d. lg. 490/99

Sentenza n.182/2006
Corte Costituzionale - Illegittimità costituzionale artt. 32 comma 3, 34 comma 3, 105 comma 3, L.R. 1/2005 della Regione Toscana in materia di beni culturali e urbanistica ed edilizia

Sentenza n.367/2007
Corte Costituzionale - Paesaggio (tutela del) - Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42) - Disposizioni correttive ed integrative

Decreto Ministeriale n.60/2009
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Regolamento concernente la disciplina dei criteri per la tutela e il funzionamento dell'elenco previsto dall'articolo 95, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163
(Gazzetta ufficiale 15/06/2009 n. 136)

Decreto del Presidente della Repubblica n.283/200
Regolamento per l'alienazione, il conferimento in concessione o l'utilizzazione mediante convenzione dei beni immobili del demanio storico-artistico dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni.(Gazzetta Europea 13/10/2000 n. 240)

Decreto Ministeriale 10/05/2001
Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (Art. 150, comma 6, D.L. n. 112/1998).
(Gazzetta ufficiale 19/10/2001 n. 244)

Legge Regionale n.32/2008
Regione Piemonte - Provvedimenti urgenti di adeguamento al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137).
(Gazzetta regionale 04/12/2008 n. 49 SO n.2)

Circolare n.35/2009
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Disciplina transitoria degli operatori di restauro (Art. 182 commi 1, 1-bis, 1-ter, 1-quater ed 1-quinquies del Codice dei beni culturali e del paesaggio). Linee guida applicative

Sentenza n.678/2003
Consiglio di Stato - Vincolo archeologico

Sentenza n.805/2005
Consiglio di Stato - Imposizione del vincolo archeologico - può essere imposto anche se i reperti non sono venuti alla luce

Legge n.109/2005
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 2005, n. 63, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo e la coesione territoriale, nonche' per la tutela del diritto d'autore. Disposizioni concernenti l'adozione di testi unici in materia di previdenza obbligatoria e di previdenza complementare.
(Gazzetta ufficiale 25/06/2005 n. 146)

Legge n.137/2002
Delega per la riforma dell'organizzazione del Governo e della Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché di enti pubblici
(Gazzetta ufficiale 08/07/2002 n. 158)

Decreto Ministeriale n.294/2000
Regolamento concernente individuazione dei requisiti di qualificazione dei soggetti esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici.
(Gazzetta ufficiale 20/10/2000 n. 246)

Circolare n.36/2009
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Disciplina transitoria degli operatori di restauro (Art. 182 commi 1, 1-bis, 1-ter, 1-quater ed 1-quinquies del Codice dei beni culturali e del paesaggio). Addendum alle Linee Guida pubblicate con Circolare del Segretariato Generale n. 35 del 2009

Circolare n.41/2009
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Disciplina transitoria degli operatori di restauro (Art. 182 commi 1, 1-bis, 1-ter, 1-quater ed 1-quinquies del Codice dei beni culturali e del paesaggio). III Addendum alle Linee Guida pubblicate con Circolare del Segretariato Generale n. 35 del 2009 - Attestazioni e termini per la loro acquisizione; contenuto e modalità di rilascio delle certificazioni di buon esito - chiarimenti

Decreto MInisteriale 22/02/2007
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Criteri e modalita' per la verifica dell'interesse culturale dei beni immobili dello Stato in uso al Ministero della difesa, ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
(Gazzetta ufficiale 06/03/2007 n. 54)

Legge Regionale 14/09/2006
Regione Sardegna - Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura

Decreto MInisteriale n.53/2009
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Regolamento recante la disciplina delle modalita' per lo svolgimento della prova di idoneita' utile all'acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali, nonche' della qualifica di «collaboratore restauratore di beni culturali», in attuazione dell'articolo 182, comma 1-quinquies del Codice
(Gazzetta ufficiale 27/05/2009 n. 121)

Decreto Ministeriale n.491/2001
Regolamento recante disposizioni concernenti la costituzione e la partecipazione a fondazioni da parte del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'articolo 10 del decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, e successive modificazioni.
(Gazzetta ufficiale 23/04/2002 n. 95)

Decreto Ministeriale 27/06/2001
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Delega ai soprintendenti di settore, della funzione di autorizzazione degli interventi di demolizione e rimozione definitiva ricompresi nell'articolo 21, comma 1, lettere a) e b) del codice, da eseguirsi su beni architettonici, storici ed etnoantropologici
(Gazzetta ufficiale 21/10/2008 n. 247)

Legge Regionale n.16/2002
Regione Emilia Romagna - Norme per il recupero degli edifici storico-artistici e la promozione della qualità architettonica e paesaggistica del territorio
(Gazzetta regionale 15/07/2002 n. 101)

Circolare n.106/2000
Efficacia dei decreti ministeriali emanati ai sensi del decreto ministeriale 21 settembre 1984, articoli 160 e 162 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490.
(Gazzetta ufficiale 14/03/2001 n. 61)

Legge n.400/2000
Rifinanziamento della legge 21 dicembre 1999, n. 513, ed altre disposizioni in materia di beni e attivita' culturali.
(Gazzetta ufficiale 05/01/2001 n. 5)

Decreto del Presidente della Repubblica n.441/2000
Regolamento recante norme di organizzazione del ministero per i beni e le attività culturali.
(Gazzetta ufficiale 09/02/2001 n. 33)

Decreto Legislativo n.34/2007
Norme di attuazione dello Statuto speciale della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, in materia di beni culturali e paesaggistici
(Gazzetta ufficiale 29/03/2007 n. 74)

Legge n.77/2006
Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'UNESCO
(Gazzetta ufficiale 10/03/2006 n. 58)

Legge Regionale n.12/2001
Regione Lazio - Modifiche alla legge regionale 18 novembre 1999, n.33 relativa alla disciplina del commercio.
(Gazzetta regionale 20/06/2001 n. 17)

Legge Regionale n.19/2005
Regione Toscana - Norme sul sistema regionale dei beni culturali.
(Gazzetta regionale 07/02/2005 n. 8)



Riferimenti: decreto del presidente del consiglio dei ministri 12 dicembre 2005, decreto legge 31 dicembre 2007, n_248, decreto ministeriale 06 ottobre 2005

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Beni culturali